Campli



Le bellezze artistiche, archeologiche e storiche di questa cittadina... Per ulteriori informazioni, andate alla pagina di Campli.





Il nostro itinerario inizia da piazza Vittorio Emanuele II, dove ci troviamo di fronte il bellissimo Palazzo parlamentare, poi Farnese ed oggi sede del municipio, con archi a tutto sesto che compongono un bel portico e caratteristiche trifore; è uno dei pochi edifici civili medievali d’Abruzzo.



Alle nostre spalle la Collegiata di Santa Maria in Platea del XIII secolo con il bel campanile in stile romanico.



All’interno, oltre ai notevoli affreschi trecenteschi, ad un altare rinascimentale e preziose tavole, vi è un bel soffitto in legno dipinto.


Proseguiamo per la romanica chiesa di San Francesco, anch’essa del XIII secolo; presenta un prezioso portale e pregevoli opere d’arte ed affreschi cinquecenteschi.

Annesso è l’ex convento, oggi sede del Museo Archeologico (0861-569158). Visitiamo la chiesa della Misericordia edificata nel XIV secolo in relazione alla peste che colpì la zona.

Proseguiamo ancora per la chiesa di San Paolo, che costudisce un prezioso privilegio concesso alla cittadina nel 1772 da papa Clemente XIV e poi per la Scala Santa, 28 scalini di solida quercia, recentemente restaurati, da percorrere in ginocchio, circondati dal dolore di Cristo come appare nei dipinti laterali, per ottenere l’indulgenza e la remissione dei peccati e delle pene, così come simboleggia la splendida Deposizione posta sulla sommità della Scala.



Percorrendo corso Umberto I, noterete alcuni palazzi cinquecenteschi, come la casa del medico, che presenta un particolare cortile, e la casa del farmacista, con una stupenda loggia; alla fine del corso troviamo il convento di Sant’Onofrio, che dopo anni di abbandono e degrado, è in fase di restauro e stà riportando alla luce un ciclo di affreschi di notevole valore artististico.


Ora ci spostiamo in periferia: a Nocella, dove possiamo ammirare la torre dei signori Melatino del XIV secolo; a Morge, la stupenda chiesa della Trinità, eretta sui resti di un antico tempio romano; a Castelnuovo troviamo la Porta Orientale e ciò che rimane delle fortificazioni medievali di Campli e la bella chiesa di San Giovanni del XIV secolo; a Campovalano è obbligatoria una visita alla chiesa di San Pietro, risalente all’VIII secolo, è un notevole esempio di arte romana e locale; all’interno è conservato il fronte di un sarcofago romano con un iscrizione dedicata a Giulio Cesare;



purtroppo uno stupendo pannello raffigurante Cristo e le preziosissime intelaiature in pietra delle finestre dell’VIII secolo, per motivi di sicurezza, sono state trasferite nel museo di L’Aquila. Ma Campovalano è nota soprattutto per la sua necropoli italica (XI-II secolo a.C.): infatti dal 1967, data del primo scavo, ad oggi, sono state riportate alla luce più di 400 tombe e si calcola che, su un area di circa 50 ettari, vi siano almeno 5000 tombe. Il sito non è aperto al pubblico poiché gli scavi sono ancora in corso, ma nel periodo estivo, facendo richiesta ai responsabili degli scavi, si può anche visitarlo. Comunque nel museo archelogico di Campli sono state ricostruite ed esposte 12 tombe tra cui quella del principe, dell’adolescente e della madre, oltre a innumerevoli reperti.





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